giovedì 20 settembre 2012

Milano fashion week: La nuova collezione For.Me di Elena Mirò e le dive in prima fila.

Oggi è partita la Milano fashion week che come al solito accoglierà una parata di star.
Fra le testimonial aspettiamo Laetitia Casta per Dolce & Gabbana, Kate Moss per Liu-Jo, Asia Argento per Maria Grazia Severi, Drew Hemingway per Ermanno Scervino.

Una delle sfilate di oggi è stata quella di Elena Mirò che ha presentato la sua nuova collezione For.Me, progettata per le donne che indossano dalla taglia 44 alla 48.
Una evidente ispirazione grafica per le stampe degli abiti è il safari e l' ikat ma il vero protagonista di questa collezione e' l'abito icona 'Marilyn', una rivisitazione in chiave moderna del classico tubino, con tagli che plasmano il corpo, evoca la sensualita' dirompente della star.

In prima fila ad ammirare lo show c'erano la cantante soul Nina Zilli splendida con una camicia viola dal taglio particolare e con gonna a tubino dalle stampe etniche, l'insider Jò squillo in un total black Armani e Valentino
e l'attrice Laura Torrisi con un abito Blumarine marrone dai riflessi ramati e dallo scollo a conchiglia che le sta a meraviglia.



martedì 18 settembre 2012

New York Fashion week: le star in passerella e in prima fila

La settimana della moda a New York è stata un tripudio di star. Attrici, cantanti e personalità dello spettacolo hanno affiancato grandi stilisti e firme sulla passerella e assistito in prima fila.
 Vediamo sfilare Victoria Beckham in versione dark, Carol Alt con abito satinato beige e nero, Heidi Klum sensuale con la schiena scoperta, Naomi Campbell con vestito floreale.

Victoria Beckham
Carol Alt












Naomi Campbell





Heidi Klum
























venerdì 14 settembre 2012

Grace Kelly: la Stella del cinema che diventò Principessa


30 anni fa moriva Grace Kelly, stella del cinema e indimenticata principessa dalla grazia aristocratica innata, incarnazione perfetta della moda chic degli anni 50.

Grace Patricia Kelly nacque a Philadelphia, Pennsylvania, da genitori benestanti. Appena diplomata va a New York per tentare la fortuna, infatti trovò lavoro come modella e fece il suo debutto a Broadway nel 1949, non contenta Grace si trasferì a sud della California per la parte più prestigiosa di recitazione - immagini in movimento. Nel 1951, è apparsa nel suo primo film intitolato “La quattordicesima Ora” (1951) a seguire recitò in “Mezzogiorno di Fuoco” (1952), un western interpretato da Gary Cooper e Lloyd Bridges e poi in “Mogambo” (1953) con Clark Gable e Ava Gardner. Ma è il regista Alfred Hitchcock che fece di lei una star in cominciando da “Il delitto perfetto” (1954) e poi con le grandi perfomance in “La finestra sul cortile“ (1954)  e “Caccia al ladro” (1955). Il regista la definì "Ghiaccio bollente", per sottolineare l'algida bellezza e la sensualità che l'attrice sprigionava dal grande schermo. Nel 1955 vinse il Premio Oscar come miglior attrice protagonista per “La ragazza di campagna” (1954).
I vestiti indossati nei film dall’attrice sono diventati icone della moda, uno dei costumi più celebri è il vestito bianco e nero creato dalla stilista Edith Head per La finestra sul cortile, con corpetto nero dal profondo scollo a "V" sia sul décolleté che sulla schiena e  maniche corte e con gonna bianca drappeggiata realizzata in strati di chiffon e tulle, e decorata sulla parte superiore da alcuni disegni di rami di albero. A  Completare la mise della Kelly un paio di scarpe nere con tacco alto e con le cinghie asimmetriche, una stola in chiffon bianco, due guanti bianchi di seta lunghi sino al gomito ed infine una fila di perle al collo.
Secondo alcune fonti l'abito anticipa lo stile della Ligne Corolle che sarà lanciata da Christian Dior l'anno seguente.

Nel film” Il cigno” (1956), Grace Kelly interpretò il ruolo di una principessa, un ruolo che assumerà anche nella realtà poco dopo; “Alta società” (1956),fu il suo ultimo film.

Il suo matrimonio con il Principe Ranieri III di Monaco (1956) segnò il suo ritiro dalle scene.
L'abito nuziale di Grace Kelly è citato come uno dei più eleganti e più ricordati vestiti da sposa di tutti i tempi. Fu disegnato da Helen Rose della MGM, consisteva di una parte superiore con collo alla coreana e maniche lunghe di pizzo, con attaccato un sotto-corpetto ed un supporto per la gonna, formata a sua volta da due gonne sovrapposte. La mise della principessa comprendeva anche il copricapo con velo e  libro delle preghiere incastonato di perle.

Il principe Ranieri e la principessa Grace hanno avuto tre figli: Carolina (1957), Alberto (1258) e Stephanie (1965).


Trame di Moda – terza parte: Abiti del red carpet

Parte significativa dell’esposizione “Trame di Moda” è riservata ai grandi abiti del red carpet degli ultimi cinquant’anni della mostra del cinema di Venezia e alle attrici che li hanno indossati da Anna Magnani, Sofia Loren , Gina Lollobrigida e Valentina Cortese fino a Gwyneth Paltrow, Anne Hathaway, Keira Knightley, Abbie Cornish, Alba Rohrwacher, Eva Mendes, Tilda Swinton e Madonna.
 

 

mercoledì 12 settembre 2012

Trame di Moda - seconda parte: Le donne del cinema


Trame di moda” espone gli abiti di 9 film ed epoche, corrispondenti ad altrettanti modelli femminili che hanno fatto la storia del cinema e delle moda.

La mostra "Trame di Moda" porta in scena  in tutto, gli abiti di 9 film ed epoche storiche: Mambo,Tempo d’estate, Senso, Anonimo Veneziano, Morte a Venezia, Casanova, Il Talento di Mr. Ripley, Le ali dell’amore, The Tourist.
Altrettanti sono i modelli femminili: Angelina Jolie seduttrice in satin per The Tourist; Gwyneth Paltrow fidanzata fedele e raffinata negli abiti a corolla di Il Talento di Mr. Ripley; Katharine Hepburn in Tempo d’ estate, da donna sola ad amante passionale in una progressione addirittura fisica, materica del proprio guardaroba; Helena Bonham Carter femme fatale nei velluti dévoré di Fortuny per Le ali dell’amore; Silvana Mangano immaginifica e distante sia avviluppata nei lini di Morte a Venezia sia scoperta, esposta nei calzoncini esplosivi di Mambo; Florinda Bolkan gamine inconsapevole ed esiziale nelle mises essenziali di Anonimo Veneziano; Alida Valli in preziosi abiti dell’ottocento in Senso ; Donald Sutherland e la bambola meccanica, il genere e il suo doppio, maschio e femmina, vero e falso.
Helena Bonham Carter in "Le ali dell’amore"
Angelina Jolie in "The Tourist"






Tutte grandi attrici che hanno fatto la storia del cinema e della moda.

venerdì 7 settembre 2012

Trame di Moda: mostra sui costumi dei film e sugli abiti dei red carpet del Festival di Venezia - prima parte

La 69esima edizione della Mostra del cinema di Venezia è l'opportunità per ripercorcorrere la moda durante i suoi 80 anni di storia. Per l'occasione è allestita presso il Museo di Palazzo Mocenigo (dal 2 settembre 2012 al 6 gennaio 2013) una mostra aperta al pubblico intitolata Trame di moda – Donne e stile alla Mostra del Cinema di Venezia. Si tratta di un percorso espositivo che mette in dialogo i costumi dei grandi film girati nella città lagunare e la moda attuale che a essi continua a ispirarsi, oltre settanta capi provenienti dalle maison di moda e dai costumisti più famosi del mondo.
Le principesche mise disegnate da Piero Tosi e indossate da Silvana Mangano in "Morte a Venezia" ha le sue reinterpretazioni nelle sfilate di Alberta Ferretti e Atelier Versace, l'abito della bambola meccanica disegnato da Danilo Donati per il "Casanova" è stato rielaborate in chiave luxury da Karl Lagerfeld per Fendi, i delicati abiti in velluto dévoré creati da Sandy Powell per "Le ali dell’amore" e indossati da Helena Binham Carter , trovano la loro dichiarata ispirazione nelle mise più sognanti degli stilisti di oggi come Roberto Cavalli, Ermanno Scervino, Francesco Scognamiglio e Giambattista Valli, l' elegante cappotto indossato da Florinda Bolcan in "Anonimo Veneziano", è stato riprodotto da Max Mara.

sabato 1 settembre 2012

Il ricordo di Lady Diana a 15 anni dalla sua scomparsa

Sono trascorsi 15 anni dal tragico incidente automobilstico sotto il tunnel dell'Alma di Parigi, dove si spense Diana Spencer insieme al suo fidanzato Dodi al-Fayed.
Finì così la favola di Lady Diana, la "Principessa Triste", ma anche la "Principessa del popolo", donna dotata di grande charme,coraggiosa e indipendente, sempre impegnata nel sociale e nel volantariato, ma dalla figura tormentata.
Ripercorriamo la sua storia e con lei la sua immagine.
Diana Frances Spencer nacque a Park House il 1 luglio 1961 da famiglia nobile. Nel 1980 Diana lavorava come maestra in un asilo di Knightsbridge ma l'anno dopo, il 29 luglio 1981 vede coronato il sogno di ogni ragazza all'alba dei vent'anni, convolando a nozze con con il principe Carlo, l'erede designato al trono d'Inghilterra. La cattedrale di St. Paul è il teatro di una cerimonia fiabesca, trasmessa in tutto il mondo in diretta televisiva e seguita da oltre 750 milioni di persone. È la nascita del mito di Lady D, una regina di stile capace di imporre con eleganza e personalità la sua immagine e di rendere il suo sorriso malinconico un'icona riconoscibile in ogni dove.
 
L'abito da sposa della principessa fu realizzato da Elizabeth Emanuel, con tipico stile degli anni 80, molto sfarzoso, con maniche a palloncino, jabot, gonna ampia con strascico e velo lunghissimo.
 
 
Dall' unione di Carlo e Diana nascono William (1982) e Harry (1984), con loro Lady D, madre presente e premurosa, viene fotografata spesso in abiti comodi e casual nel tempo libero e con tailleur nelle occasioni formali.
La principessa aiutò molto la moda inglese scegliendo abiti di stilisti britannici per perpetuare la sua immagine di "English Rose". Una delle sue stiliste preferite era Catherine Walker con cui aveva un rapporto molto stretto. Un'altro stilista che confezionava gli abiti per Diana negli anni 80 era Bruce Oldfield. Negli anni 90, invece comincia a rivolgersi a stilisti internazionali, ad esempio Valentino, indossando abiti più corti dai colori pìù forti.
Nel frattempo il matrimonio non è felice e dopo varie vicissitudini e interviste con dichiarazioni di tradimenti, nel 1992 viene annunciata ufficialmente la separazione tra Carlo e Diana, nel 1996 avviene il dvorzio. Lo stile di Lady D cambia radicalmente e si fa più sofisticato e mondano. Uno degli stilisti con il quale era più in confidenza era Christian Lacroix .
Lo stilista che influenzò più lo stile di Diana negli ultimi anni fu Gianni Versace, il quale diventò suo amico. Lo stilista capì come esaltare il lato sexy e glamour di Lady D.




 






.La principessa era in confidenza non solo con i più grandi stilisti internazionali ma anche con i più grandi fotografi di moda. Cinque mesi prima della sua morte nell'agosto 1997 Diana fu fotografata da Mario Testino per un servizio su Vanity Fair.
 



 

Ma non dimentichiamoci dell'impegno sociale di Diana che si battè  nella lotta contro l'AIDS, fece missioni contro le mine antiuomo, aiutò i bambini poveri dell'Africa e fu accanto a personalità come Nelson Mandela, Dalai Lama e Madre Teresa di Calcutta, facendo parlare di se per la sua grande umanità e per la sua "normalità" e i modi informali.










 

Lady D sembrava finalmente realizzata e felice, anche grazie alla relazione con il miliardario Dodi Al Fayed , ma il destino fu per loro crudele quella notte del 31 agosto 1997.